Sei davvero un "team player ideale"?

Questa è stata una settimana di colloqui per l’inserimento di nuove figure all’interno di team consolidati,  e come sempre mi ritrovo a chiedermi “Come posso trovare la persona giusta, che oltre alle competenze possa integrarsi e aggiungere potenzialità ai team esistenti? La prima risposta è non accontentarmi, ossia non farmi prendere dall’urgenza o dal potrebbe andare, ma cercare per quanto possibile la figura perfetta. Poi risfoglio sempre l’utilissimo libro "Il Team Player Ideale" di Patrick Lencioni, che mi era stato consigliato durante un corso di formazione sulla leadership.

Al tempo lo avevo letto con interesse dopo alcuni inserimenti non del tutto riusciti nel mio team, ma oggi, che sono nella fase in cui devo riorganizzare i team di lavoro, questo libro mi rende consapevole di ciò che realmente conta quando si formano e si gestiscono i team.

Prima di immergerci nei preziosi insegnamenti del libro, vorrei parlarvi meglio dell'autore. Patrick Lencioni è un consulente aziendale di fama mondiale e un autore bestseller che si concentra sulle dinamiche di team e leadership. Tra i suoi libri più famosi, "The Five Dysfunctions of a Team", esamina le barriere comuni che ostacolano l'efficacia del team. La sua expertise nel campo lo ha reso un punto di riferimento per chiunque sia interessato a migliorare la salute e la produttività del proprio ambiente lavorativo. Non c’è riferimento al team coaching che non parta da Patrick Lencioni.

"Il Team Player Ideale" è un libro molto piacevole alla lettura, racconta la storia di Jeff, che si trova a dover riorganizzare improvvisamente la propria azienda; dalle sue vicissitudini si prende consapevolezza del modello “Team Player Ideale”, che viene descritto negli ultimi capitoli del libro.  Il Team Player Ideale è strutturato attorno a un modello semplice ma profondamente incisivo, focalizzato sulle caratteristiche che definiscono un membro di team eccezionale. Lencioni descrive tre virtù fondamentali, ossia il team player ideale è:

  1. Umile: la qualità più importante, essenziale per mettere a proprio agio gli altri membri del team e per creare un ambiente collaborativo.

  2. Appassionato: la determinazione a lavorare sodo per il successo del team, piuttosto che per il proprio interesse personale.

  3. Brillante: la capacità di percepire le dinamiche di gruppo e di interagire efficacemente con gli altri.

Il libro spiega come la mancanza di anche una sola di queste qualità può disturbare l'equilibrio del team e ridurne l'efficacia. Per esempio, un membro del team che manca di umiltà può essere visto come egoista, uno senza sufficiente ambizione può apparire pigro, e uno carente di intelligenza sociale può involontariamente causare conflitti.

Lencioni non si limita a descrivere queste qualità; offre anche strategie pratiche per identificarle durante i processi di selezione e per svilupparle nei membri del team esistenti. Attraverso aneddoti tratti dalla sua esperienza consulenziale e studi di caso di team reali, il libro fornisce esempi concreti che rendono i concetti facilmente applicabili.

Oltre a esplorare le tre virtù del team player ideale, Lencioni dedica una parte del libro a discutere come i leader possono promuovere queste qualità all'interno dei loro team. Un capitolo illuminante parla della creazione di una cultura aziendale che premia l'umiltà, l'ambizione collettiva e l'intelligenza sociale, offrendo consigli pratici per i leader su come modellare comportamenti attraverso esempi personali e sistemi di ricompense e riconoscimenti.

L'approccio di Lencioni è pragmatico ma anche profondamente umano, enfatizzando l'importanza di un ambiente lavorativo sano per il successo individuale e collettivo. "Il Team Player Ideale" non è solo un manuale per i manager, ma una guida per chiunque voglia contribuire al successo del proprio team, migliorando se stesso come collaboratore e come persona.

Una parte del libro che ho particolarmente apprezzato è la parte dedicata all’applicazione del modello del team player ideale all’interno di una organizzazione, che divide in

1-      Colloquio d’assunzione

2-      Valutazione dei dipendenti

3-      Formazione

4-      Inserimento del modello nella cultura dell’organizzazione.

Ogni libro secondo me, per essere davvero utile, deve poter essere applicato nella vita quotidiana…e devo dire che questo libro mi ha fornito diverso strumenti che utilizzo, dalle domande poste ai colloqui alle modalità di incoraggiamento e feedback.

Ovviamente non è una ricetta magica, che fa funzionare tutto alla perfezione, magari lo fosse…ma d’altra parte, come scrive Lencioni.. “Penso che il lavoro di squadra non sia una virtù ma una scelta”, e sta a noi decidere consapevolmente di portarla avanti.

Ti è venuta voglia di leggerlo e vuoi sapere un po’ delle domande che si possono usare ad un colloquio per approfondire se il candidato è un team player ideale? Fammelo sapere nei commenti

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